Residenza a Dubai (EAU)

La delocalizzazione a Dubai va di moda. Da molti anni la metropoli di Dubai è stata una delle giurisdizioni più considerate per la delocalizzazione. Con l’atmosfera vivace, la popolazione multiculturale, l’esenzione dalle tasse, l’ambiente lavorativo avvenente e il meglio che il mondo ha da offrire per quanto riguarda lo stile di vita di lusso, tra le famiglie benestanti provenienti da tutto il mondo Dubai ha raggiunto la posizione di una delle mete cosmopolite preferite per il trasferimento.

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Storia degli Emirati Arabi Uniti, in particolare di Dubai

Prima che gli Emirati Arabi Uniti fossero ufficialmente costituiti nel 1971, sono stati un protettorato della Gran Bretagna per un periodo di circa 150 anni. Durante questo periodo gli inglesi giunsero a un accoro con gli Emirati al fine di proteggerli dagli attacchi via terra e mare, e in cambio, gli Emirati si astennero dall’entrare in relazioni con le altre nazioni straniere.

Alla fine degli anni ‘50 e all’inizio del 1960 gli Emirati hanno attraversato un’intensa transizione dopo la scoperta di grandi riserve di petrolio nella regione. Ciò gli ha reso molto ricchi quasi da un giorno all’altro e gli ha consentito di investire ingenti somme nell’infrastruttura locale e nella propria popolazione.

Quando, alla fine degli anni ’60, gli inglesi hanno deciso di ritirarsi dalla regione del Golfo (stabilendo definitivamente la cessazione della responsabilità di protezione della regione alla fine del 1971), i monarchi regnanti di Abu Dhabi e Dubai hanno deciso di formare un’unione. Gli altri Emirati sono stati invitati a unirsi e hanno redatto la propria costituzione.

Il 2 dicembre 1971 è stata costituita una federazione di sei emirati, che comprendeva Abu Dhabi, Ajman, Dubai, Fujairah, Sharjah e Umm Al Quwain. È stata denominata Emirati Arabi Uniti (UAE), e Sheikh Zayed bin Sultan Al Nahyan, sovrano di Abu Dhabi, divenne il primo presidente. Il settimo Emirato, Ras Al Khaimah, si unì alla Federazione alcuni mesi dopo.

Dubai

Nel corso degli ultimi due secoli, Dubai, da villaggio di pescatori principalmente dipendente dalla pesca, dall’industria delle perle e dalle attività commercianti locali, si è evoluta a metropoli cosmopolita, centro degli affari e porto principale del Medio Oriente. Anche prima che il petrolio venisse trovato a Dubai, il monarca regnante al momento, lo sceicco Saeed bin Maktoum Al Maktoum, ha investito molto nell’infrastruttura focalizzandosi sulla creazione di un ambiente commerciale (internazionale). Una volta trovato il petrolio a Dubai, la sua strategia è stata seguita e intensificata aggressivamente da suo figlio, Sheikh Rashid bin Saeed Al Maktoum.

Nel corso degli ultimi decenni, il turismo, il divertimento e il tempo libero come anche tutti i tipi di sviluppi immobiliari, sono diventati una parte importante dell’economia di Dubai. Tutti questi sviluppi hanno innescato il processo di delocalizzazione di un numero crescente di famiglie benestanti a Dubai.

Fonte: https://www.government.ae

Governo ed economia degli EAU/ di Dubai

Gli Emirati sono una federazione governata dal Consiglio Supremo della Federazione (CSF) e dal Consiglio Federale Nazionale (CFN):

  • Il CSF è la massima autorità costituzionale, ed è composto dai sette emiri (monarchi regnanti) degli Emirati.
  • Il CFN è un consiglio consultivo composto da 40 membri, che sono eletti in parte da un gruppo selezionato di cittadini emiratini e in parte dai monarchi dei sette Emirati.

L’emiro di Abu Dhabi è il Presidente degli EAU e l’emiro di Dubai è il vice-presidente e primo ministro degli EAU. Nonostante esista un Governo federale e gli Emirati formino un paese, tutti i sette Emirati sono governati molto autonomamente.

La capitale e la seconda città più grande degli EAU è Abu Dhabi, la quale rappresenta anche il centro delle attività politiche, industriali e culturali del paese. Quanto a Dubai, è la città più grande degli Emirati ed è governata dalla famiglia Al Maktoum da quasi due secoli.

Negli’EAU risiede un numero lievemente più baso di dieci milioni di persone. La popolazione residente a Dubai è circa 1,8 milioni, di cui meno del 20% sono veri emiratini. I restanti residenti si sono trasferiti a Dubai da tutto il mondo nel corso degli anni.

Il sistema giudiziario degli Emirati deriva dal diritto civile in cui, per questioni familiari e di successione, si applicano i principi della sharia. La moneta ufficiale degli Emirati è il Dirham degli Emirati Arabi Uniti (AED), il quale è ancorato al dollaro USA a un tasso di AED 3,6725 per dollaro a partire dal 1997. La lingua ufficiale degli EAU è l’arabo, ma l’inglese è la lingua principalmente parlata. Anche se gli Emirati hanno sicuramente risentito della crisi finanziaria del 2008, il debito del governo è molto basso rispetto alla maggior parte delle altre nazioni, principalmente a causa delle entrate dal petrolio.

L’importanza del petrolio

L’industria petrolifera resta il pilastro economico degli EAU, ad eccezione di Dubai. Rispetto agli altri sei Emirati, Dubai non ha grandi riserve di petrolio. Pertanto, per decenni ha diversificato (con successo) la propria economia. Cifre enormi sono state investite nell’infrastruttura e nello sviluppo immobiliare quale il Burj Dubai, il Palm Jumeirah e il Dubai Mall. Anche il commercio internazionale e il settore dei servizi finanziari in crescita sono componenti chiave dell’economia di Dubai.

❝ Dubai offre un ambiente completamente esentasse ❞

Per le aziende / gli individui straniere/i non è possibile costituire legalmente un business negli EAU senza la partnership con uno degli Emirati (almeno il 51% delle azioni deve essere di proprietà del partner degli EAU). Anche se questi regolamenti nazionali hanno salvaguardato gli interessi della popolazione nazionale, hanno ovviamente leggermente ostacolato gli investimenti stranieri nella regione.

La risposta degli EAU a questo è stata l’istituzione delle numerose (> 35) cosiddette “zone di libero scambio” (“zone franche”) all’interno della loro giurisdizione. In queste zone franche, è consentita la detenzione del 100% di proprietà straniera sulle quote in una società. D’altra parte, le attività commerciali di queste società nel territorio sotto la giurisdizione degli UAE sono possibili solo se è coinvolto un partner degli Emirati.

Fonte: https://www.government.ae

Imposizione fiscale a Dubai e negli EAU

  • Imposta sul reddito: Le famiglie che procedono alla delocalizzazione a Dubai possono godere di un ambiente esentasse, visto che negli Emirati Arabi Uniti non viene riscossa alcuna imposta sul reddito. Tutti i tipi di reddito personale sono esenti da tasse, compresi lo stipendio, la pensione e i redditi dal capitale, come i dividendi, gli’interessi e le plusvalenze generate da un portafoglio di investimento o dalla vendita di un’azienda locale.
  • Imposta sula sostanza (sul patrimonio): A Dubai e in qualsiasi altro degli Emirati non viene riscossa alcuna imposta sulla sostanza (sul patrimonio). Non viene riscossa neanche alcuna imposta sulla proprietà di beni immobili.
  • Imposta sulle successioni e sulle donazioni: A Dubai (e negli’altri Emirati) non viene riscossa alcuna imposta sulle successioni o sulle donazioni, sia al momento della morte o durante l’esecuzione o la ricezione di un dono.
  • Imposta di bollo e IVA: Momentaneamente negli EAU non esiste l’imposta sul valore aggiunto (IVA), ma il governo degli’EAU sta lavorando su una legge per la sua introduzione. Quando sarà introdotta, l’aliquota dell’IVA dovrebbe essere ragionevolmente bassa (intorno al 5%) e i bisogni di base, come le cure mediche e il cibo saranno esentati. I dazi doganali si applicano e vengono riscossi su tutte le merci importate nel EAU.
  • L’ Exit tax: Quando i residenti degli’EAU decidono di procedere alla delocalizzazione in altre giurisdizioni, non viene applicata alcuna exit tax.

Fonte: L’Ufficio internazionale di documentazione fiscale. Ultimo aggiornamento novembre 2019.

Trattamento fiscale speciale per gli stranieri che procedono alla delocalizzazione a Dubai

I cittadini stranieri che procedono alla delocalizzazione a Dubai rientrano sotto lo stesso regime fiscale applicato a tutti i cittadini di Dubai. Diventare residente negli’EAU non comporta obblighi di segnalazione o responsabilità fiscali specifiche.

Vantaggi della vita a Dubai (EAU)

Le famiglie che procedono alla delocalizzazione a Dubai possono godere di un ottimo clima e di uno stile di vita cosmopolita unico. Quindi, Dubai è l’Emirato più popolare quando si parla di delocalizzazione negli’EAU.

❝ Un numero sempre più grande di famiglie facoltose si trasferisce a Dubai ❞

Più della metà dell’anno a Dubai le temperature si aggirano intorno ai 25°C durante il giorno, ma nei mesi estivi diventa sgradevolmente caldo con temperature medie che spesso superano i 40°C. Tuttavia, visto che negli Emirati fa sempre caldo, tutte le proprietà residenziali e tutti i posti visitati sono dotati di aria condizionata.

Esistono alcuni vantaggi chiave che fanno di Dubai una potenziale scelta per la delocalizzazione. Gli insediamenti residenziali offrono ai potenziali acquirenti una notevole scelta essendo disponibili sia le località più tranquille che quelle più cosmopolite. A Dubai sono disponibili alcuni progetti immobiliari unici, tra i quali gli insediamenti sulle isole artificiali al largo della costa e l’edificio più alto al mondo.

Istruzione

Con lo sviluppo dell’infrastruttura e il numero crescente di persone che scelgono di vivere a Dubai, viene investito molto nell’educazione e quindi a Dubai sono state aperte alcune scuole affermate che la rendono la scelta ideale per le famiglie. Dubai ha anche un aeroporto e una compagnia aerea in rapida crescita rispetto al resto del mondo, e con le ottime connessioni questi ultimi la rendono un posto facile da raggiungere.

Il fatto che le famiglie più benestanti che desiderano ottenere la residenza negli EAU devono farlo a volte in combinazione con la costituzione di una società in una zona franca generalmente non è visto come un problema, ma come un’opportunità. La costituzione di una società in una zona franca a Dubai o in un’altro degli Emirati significa di fatto che si può commerciare completamente esentasse, cosa molto interessante per un considerevole numero di famiglie internazionali con attività commerciali transfrontaliere.

Eredità

Mentre sono residenti negli EAU, i cittadini stranieri che non sono musulmani possono optare per l’applicazione del proprio diritto nazionale per quanto riguarda i loro beni, e questo sarà riconosciuto dai tribunali locali. I cittadini stranieri non musulmani che si sono trasferiti a Dubai possono depositare il proprio testamento presso il tribunale indipendente Dubai International Financial Centre o presso i tribunali locali degli EAU al fine di governare la successione dei loro beni mobili e immobili. Questi testamenti saranno poi riconosciuti da parte degli EAU ai fini della successone d’impresa. Vista l’inesistenza di restrizioni fiscali in materia della ristrutturazione dei beni della famiglia una volta che si vive a Dubai, il patrimonio di famiglia può anche essere strutturato con una varietà di soluzioni di pianificazione patrimoniale.

Cultura locale

L’assistenza sanitaria a Dubai sta migliorando, a causa, tra l’altro, dell’istituzione di una zona franca di assistenza sanitaria. La sicurezza per i residenti degli EAU è molto alta. A questo proposito va notato che i cittadini stranieri che decidono di procedere alla delocalizzazione negli EAU devono capire e accettare che essi hanno una cultura araba / islamica e non una occidentale. Il tasso di criminalità è molto basso, ma alcuni comportamenti che potrebbero essere più o meno accettati nel mondo occidentale, come bere alcolici in pubblico, non sono tollerati e possono essere severamente puniti. I cittadini stranieri che sono disposti ad accettare i costumi e le regole locali si potranno rendere conto che gli’EAU sono una giurisdizione molto stabile e sicura nella quale vivere.

Visti e permessi di soggiorno per gli’EAU

Con l’eccezione dei cittadini del Bahrain, del Kuwait, dell’Oman, del Qatar e dell’Arabia Saudita (che forma, con gli’EAU, il Consiglio di cooperazione del Golfo), tutti coloro che visitano gli’EAU hanno bisogno di ottenere un visto per entrare nel paese. I cittadini del Canada, dello Spazio economico europeo, della Svizzera, degli Stati Uniti e un paio di altre giurisdizioni non hanno bisogno di prendere accordi in anticipo per i visti, ma possono ottenere un visto turistico di 30 giorni gratuitamente al loro arrivo. Il periodo di 30 giorni può essere prorogato di altri 30 giorni ad un costo aggiuntivo.

Prima di partire per gli’EAU, i cittadini di altre giurisdizioni devono verificare attentamente se hanno bisogno di ottenere un visto in anticipo e qual è il tipo di visto che meglio si applica alla loro situazione. I cittadini di paesi diversi da quelli di cui sopra non possono ottenere il visto all’arrivo. Se avete intenzione di viaggiare a Dubai per verificare se desiderate procedere alla delocalizzazione negli EAU, generalmente l’hotel dove avete intenzione di alloggiare può aiutarvi a ottenere un visto turistico valido.

I visitatori che mirano a un soggiorno più lungo, ma non intendono presentare domanda per un permesso di soggiorno negli EAU, dovrebbero informarsi sui tipi di visto disponibili, oltre a quello turistico.

Fonte: https://www.government.ae/en/information-and-services/visa-and-emirates-id/

Diventare residente a Dubai (EAU)

Esistono vari modi per ottenere un permesso di soggiorno a Dubai o in un’altro degli Emirati Arabi Uniti. Per gli individui benestanti che non hanno alcuna intenzione di lavorare negli EAU, ci sono tre percorsi disponibili per l’ottenimento di un permesso di soggiorno negli EAU:

  1. Percorso con la società: Costituzione di una società in una delle zone franche degli Emirati.
  2. Percorso con il bene immobile: Acquisto di un bene immobile degli EAU (visto bene immobile).
  3. Percorso investimenti / imprenditoriale (visto d’oro degli Emirati Arabi Uniti).

1. Percorso con la società

Esistono più di trentacinque cosiddette zone franche (zone di libero scambio) a Dubai e negli altri Emirati. Queste zone di libero scambio sono state costituite dal governo degli EAU per consentire ai cittadini stranieri di essere proprietari (al 100%) e di gestire una società fuori degli EAU senza violare la normativa nazionale (vedi sopra).

Costituzione della società in una zona franca degli EAU

Il primo passo verso l’ottenimento del permesso di soggiorno negli EAU è ottenere una licenza e costituire una società nella zona franca. Questa società fungerà da garante per l’ottenimento del vostro permesso di soggiorno negli EAU. Dovete considerare la zona più adatta a voi, visto che la maggior parte delle zone commerciali si focalizzano su un particolare tipo di industria o di servizio. Se non avete l’intenzione di essere molto attivi, costituire la società in una delle zone franche più generali e meno specializzate la quale vi offre un piccolo ufficio (flessibile), è probabilmente una buona opzione per voi.

Sebbene i requisiti potrebbero essere leggermente diversi a seconda della zona franca di vostra scelta e a seconda del fatto se state costituendo la società da soli o con degli azionisti, i requisiti per la costituzione di una società in una zona franca e per l’ottenimento della licenza (che deve essere rinnovata ogni anno) sono generalmente i seguenti:

  1. Copia del passaporto del proprietario (dei proprietari)
  2. Profilo aziendale del proprietario (dei proprietari)
  3. Copia del passaporto dell’amministratore (il proprietario e l’amministratore possono essere la stessa persona)
  4. Lettera di riferimento emessa da parte della banca della persona che sottopone la domanda
  5. Risoluzione del Consiglio di amministrazione
  6. Modulo di applicazione per la zona franca compilato
  7. Versamento del capitale sociale (in dipendenza dalla forma giuridica e dalla zona franca prescelta)
  8. Lettera della banca che conferma l’apertura di un conto aziendale locale (a seconda della forma giuridica)
  9. A seconda dell’attività prevista, un piano aziendale o un diploma pertinente
  10. I documenti devono essere in inglese o in arabo e / o autenticati da un’ambasciata degli EAU
  11. Le autorità potrebbero richiedere ulteriori documenti

Applicazione per il permesso di soggiorno

Una volta diventati proprietari di una società nella zona franca, procedura generalmente molto semplice, esistono i presupposti per richiedere un permesso di soggiorno negli EAU (valido per un massimo di tre anni, da rinnovare in seguito). A seconda della zona franca prescelta e dell’attività della società, può essere richiesto un numero limitato di permessi (per voi e per i vostri familiari).

Le condizioni da soddisfare per richiedere il permesso di soggiorno sono le seguenti:

  1. I richiedenti devono essere maggiorenni (> 18)
  2. I richiedenti devono essere i proprietari di una società in una zona franca degli EAU
  3. La società (garante) deve presentare domanda di nuova residenza; firmata e timbrata dalla società
  4. Deve essere fornita una fotografia recente formato fototessera con sfondo bianco
  5. Deve essere fornito l’originale del passaporto (il che significa che dovete essere fisicamente presenti a Dubai per un certo periodo)
  6. Deve essere fornito il visto d’ingresso originale (visto turistico)
  7. Dovete sottoporvi a un controllo medico
  8. Devono essere fornite le impronte digitali
  9. Deve essere presentato un certificato di buona condotta
  10. Deve essere presentata una copia della licenza della zona franca
  11. Deve essere presentata una copia del permesso di lavoro (in connessione con la vostra società nella zona franca)
  12. È necessaria una copia del certificato di denominazione della società nella zona franca
  13. I documenti devono essere in inglese o in arabo e per alcuni potrebbe essere richiesta l’autenticazione dell’ambasciata degli EAU
  14. Possono essere richiesti ulteriori documenti

Quando il proprietario della società ha ottenuto il permesso di soggiorno, lui / lei a sua volta può agire come garante per il suo famigliare/ i suoi familiari – coniuge e figli minorenni.

Dopo aver ottenuto il permesso di soggiorno per gli’EAU attraverso la società, ovviamente si dovrebbe ancora affittare o acquistare una proprietà per vivere a Dubai. L’ottenimento di un permesso di soggiorno non è sufficiente per diventare realmente residente a Dubai. A questo proposito, visionate il capitolo “Lasciare il proprio paese e trasferirsi a Dubai“.


2. Percorso con il bene immobile

Il percorso con il bene immobile è possibile per le persone che non lavorano negli EAU e che non possiedono (quote in) una società locale UAE o una società nella zona franca.

Quando si acquisisce un bene immobile a Dubai è possibile richiedere un visto per investitori immobiliari (visto di residenza sulla base della proprietà di beni immobili), valido per un periodo massimo di tre o cinque anni (in dipendenza dal valore del bene immobile e da rinnovare in seguito). Al titolare di questo tipo di visto è consentito vivere a Dubai, ma non può lavorare negli EAU.

Le condizioni principali da soddisfatte per presentare domanda per il visto di soggiorno sulla base della proprietà di beni immobili presso il Dipartimento immobiliare di Dubai sono le seguenti:

  1. Deve essere acquisito un bene immobile a Dubai del valore minimo di AED 1.000.000
  2. Il richiedente deve dimostrare di avere un reddito regolare di almeno AED 10.000 al mese. Questo include qualsiasi tipo di reddito, ad esempio lo stipendio, la pensione o i redditi dal capitale in uno stato estero
  3. Deve essere presentata una copia del passaporto
  4. Deve essere presentata una fotografia formato fototessera
  5. Deve essere rilasciato e sottoposto il titolo di provenienza del bene immobile (a nome di una sola persona e solo quella persona può richiedere il permesso di soggiorno sulla base del titolo di proprietà sul bene immobile)
  6. Il titolo di provenienza del bene immobile deve dimostrare che l’immobile è ipotecato solo parzialmente
  7. Il bene immobile deve essere completato e abitabile
  8. Vengono applicate la tassa per il visto di proprietà nell’ammontare di AED 1.100 e la tassa amministrativa nell’ammontare di AED 410
  9. Il richiedente deve sottoporsi a un controllo medico
  10. Deve essere presentato un certificato dei precedenti penali del richiedente
  11. Impronte digitali
  12. Deve essere fornita una copia della vostra tessera sanitaria

Occorre notare che la domanda può essere presentata solo per il proprietario effettivo del bene immobile. Una volta ottenuto il permesso di soggiorno sulla base della proprietà del bene immobile a Dubai, il titolare può garantire per i membri della famiglia.

Quando investite AED 5.000.000 in immobili negli EAU, avete diritto a un visto per investitori immobiliari valido per 5 anni. La procedura per l’ottenimento di questo permesso di residenza è leggermente più semplice. Le condizioni sono:

  • È necessario investire > AED 5.000.000 in immobili negli EAU;
  • Il bene/i beni non devono essere ipotecati;
  • La titolo di proprietà deve essere conservato per almeno tre anni.


3. Percorso investimenti / imprenditoriale (visto d’oro degli Emirati Arabi Uniti):

Dal 2019 è possibile ottenere un permesso di residenza negli Emirati Arabi Uniti valido per 10 anni quando si effettua un investimento di AED 10.000.000 o superiore negli EAU. Gli investimenti dovrebbero essere detenuti per almeno tre anni. L’investimento può essere effettuato sotto forma di:

  • investimento in un fondo di investimenti negli EAU,
  • attraverso la costituzione di una società negli EAU con un capitale minimo di AED 10.000.000,
  • un investimento in un’azienda o in una società esistente, purché la quota ammonti almeno a AED 10.000.000,
  • una combinazione degli investimenti sopra menzionati. Gli investimenti immobiliari non possono superare il 40% dell’investimento totale di AED 10.000.000.

Le principali condizioni che devono essere soddisfatte sono:

  1. I candidati devono essere maggiorenni (> 18)
  2. Gli investimenti devono essere comprovati da documenti giustificativi
  3. Gli importi investiti non possono essere prestati
  4. Il richiedente deve essere finanziariamente solvente: AED 10.000.000
  5. È necessario inviare una copia del passaporto
  6. È necessario presentare una fotografia formato tessera
  7. Il richiedente deve sottoporsi a un controllo medico
  8. Deve essere presentato un documento sui precedenti penali del richiedente
  9. Rilievo delle impronte digitali
  10. Deve essere fornita una copia della copertura assicurativa sanitaria

Conclusione

A seconda della vostra situazione specifica (familiare), uno di questi percorsi potrebbe essere più adatto di altri.

Il permesso di soggiorno negli EAU permette al titolare di soggiornare in qualsiasi parte dei sette Emirati e di entrare e uscire dal paese un numero illimitato di volte. Come residente degli EAU, la persona non è obbligata a rimanere negli EAU per un minimo di giorni l’anno, ma solo di visitare gli EAU almeno una volta ogni sei mesi. Se il titolare del permesso viola questa condizione, lui / lei perde automaticamente il permesso di soggiorno. Si deve anche notare che nonostante si soddisfino tutte le condizioni di cui sopra, la domanda per il permesso di soggiorno degli EAU potrebbe ancora essere respinta. Si consiglia di usufruire dei servizi di uno specialista, per esempio di un studio legale locale, per ottenere il supporto necessario.

È possibile ottenere anche un permesso di lavoro per talenti specializzati o per ricercatori a Dubai o in uno degli altri Emirati degli EAU. Queste opzioni non sono oggetto del presente articolo.

Fonte: https://www.government.ae/en/information-and-services/

Cittadinanza negli Emirati Arabi Uniti

Ottenere la cittadinanza negli Emirati Arabi Uniti come straniero non è sicuramente facile. Gli EAU non offrono un programma speciale di cittadinanza. Non esistono programmi per l’ottenimento della cittadinanza tramite investimenti o un programma visto investitori a Dubai.

Una persona che è stata permanentemente residente negli EAU per 30 anni in totale (di cui 20 dal 1 gennaio 1972), può fare domanda di cittadinanza. Viene applicata un’eccezione alla regola per i cittadini arabi e i cittadini dell’Oman, dell’Bahrain e dell’Qatar; loro possono presentare domanda dopo soli tre anni. Oltre ad essere in grado di sostenervi economicamente, non avere precedenti penali e vivere negli EAU (ad esempio, a Dubai), un’altra condizione che deve essere soddisfatta è parlare la lingua araba. In pratica, ciò significa che la cittadinanza non viene quasi mai concessa alle persone non arabe.

Gli EAU non riconoscono la doppia cittadinanza.

Lasciare il proprio paese e trasferirsi a Dubai

Una volta trasferiti a Dubai e dopo aver ottenuto il permesso di soggiorno negli EAU, non esistono molte restrizioni. Secondo le norme e i regolamenti locali, il titolare del permesso di soggiorno deve rimanere negli EAU per almeno un giorno ogni sei mesi. Se non riuscite ad adempiere a questa condizione, il vostro permesso di soggiorno non sarà più valido e dovrete ripetere il procedimento per l’ottenimento del permesso.

A Dubai non viene riscossa alcuna imposta e quindi non sono realmente interessati alle vostra attività personali e al posto dove le stesse avvengono. Anche se questo per alcuni può sembrare interessante, è importante vivere realmente negli EAU una volta che il permesso di soggiorno è stato concesso.

A volte si dimentica che dopo aver deciso di vivere a Dubai, si dovrebbe anche lasciare il proprio paese di origine nel modo corretto. Tecnicamente è possibile essere residente in due, o anche più giurisdizioni allo stesso tempo. Dal punto di vista fiscale il vostro paese di origine potrebbe benissimo ignorare il vostro “trasferimento” a Dubai se non trascorrete la maggior parte del vostro tempo li. Ciò è tanto più probabile se si proviene da una giurisdizione nella quale gli EAU si trovano sulla “lista nera” delle autorità fiscali come paradiso fiscale, per via del fatto che li non viene riscossa alcuna tassa. In questo caso il vostro precedente paese di residenza continuerà a considerarvi residente fiscale o vi richiederà di fornirgli ulteriori prove della vostra delocalizzazione a Dubai.

Quindi, anche se la delocalizzazione e l’ottenimento della residenza negli EAU sono in realtà piuttosto semplici, non dovete dimenticarvi di prendere le misure necessarie nel paese di giurisdizione originale (exit planning). Si dovrebbe tenere a mente anche che alcune giurisdizioni potrebbero non accettare del tutto la vostra delocalizzazione a Dubai, e dovreste chiarire questa questione prima di iniziare il processo.

Tutto sommato, bisogna essere consapevoli che quando si procede alla delocalizzazione è più importante lasciare il proprio paese correttamente (il passo più importante) che ottenere la residenza altrove.